Due fulmini di Corsini e Valentini illuminano Biribò

Valentini e Corsini - Campionato del Mondo Varsavia 2005Dopo 5 anni di assenza dai campi di pentathlon,  Massimiliano Biribò ha scelto il giorno giusto per riaffacciarsi su questo palcoscenico a lui in passato molto familiare. L’occasione è stato il Trofeo Nazionale 2005, svoltosi tra Roma e Montelibretti. L’allenatore della Minerva Roma in questa occasione sostituiva il suo collega Conforto, seguendo i ragazzi delle Fiamme Azzurre. Di certo non si è annoiato, visto l’andamento spettacolare delle gare.  

In campo femminile si assiste alla fuga della Mancini, atleta dell’esercito, che non brilla nel tiro ma che è superlativa nell’equitazione e nel nuoto ed è strabiliante nella scherma. Si ritrova così a partire nella corsa con 50 secondi di vantaggio sulla Corsini e 54 sulla Bertoli entrambe della squadra di Massi. Staccata dietro la Pieretti che paga una pessima equitazione. Normalmente il divario tra la prima e le altre sarebbe quasi proibitivo ma la Mancini si lascia prendere dall’entusiasmo e distribuisce malissimo le proprie energie. Parte a stecca perdendo pochissimo nella prima metà gara ma crollando nella seconda. A 500 metri dalla fine viene infatti superata dal gruppetto Bertoli-Corsini senza avere la forza di reagire. Comincia quindi tra quest’ultime due un allungo finale dove ad avere la meglio è la Corsini in virtù delle sue migliori doti da velocista.  

Pochi minuti dopo parte la gara di corsa degli uomini. In testa c’è Andrea Valentini, che partito male nel tiro e nel nuoto è bravo a recuperare terreno nella scherma e a balzare al comando con l’equitazione. L’atleta delle Fiamme Azzurre ha affrontato la gara con una forma fisica al 60% a causa di dieci giorni di antibiotici recentissimi, ritiene quindi difficile l’impresa di non farsi riprendere i soli otto secondi che lo separano dal primo inseguitore, il carabiniere Stefano Pecci. Staccati dopo di loro partono in ordine Arosio, Caldarone e Liso. Come previsto Pecci riprende Valentini già prima di metà gara, ma forse stanco, forse insicuro non prova a staccarlo e gli si mette davanti ad un ritmo moderato. Andrea nettamente in crisi ha così la possibilità di riprendere fiato. Entrano nei circuito finale di 300 metri insieme ed il carabiniere cerca una leggera progressione. Ma a 200 metri dall’arrivo il poliziotto sferra uno scatto micidiale che lascia di stucco il suo avversario e anche parte del pubblico. Riesce quindi a vincere una gara che non pensava proprio poter dominare. Terzo arriva il grandissimo Gianni Caldarone, Athlion Roma. A squadre la gara va ai Carabinieri che hanno la meglio sulle Fiamme Azzurre, affondate dalla corsa di Pandolfi. Questo è l’unico oro sfuggito ai ragazzi di Biribò.

                                                                                                        CdL