Dopo
esserci riuscito già nel 2001, anche quest’anno l’atleta delle Fiamme
Azzurre Andrea Valentini esce imbattuto dalle gare nazionali. L’opera si
è completata domenica 13 novembre con la conquista del titolo assoluto,
che si somma alle vittorie già riportate rispettivamente agli italiani di
categoria, all’assoluto di tetrathlon e al trofeo nazionale. Per quel
che riguarda i soli campionati assoluti si tratta della sua quarta
affermazione in cinque anni.
Quest’ultima
competizione ha riservato agli addetti ai lavori e al pubblico presente
molte emozioni. Dopo le prove di tiro e nuoto la classifica era
cortissima. Basti pensare che tra il leader momentaneo Luigi Quarto e il
dodicesimo c’erano soli 100 punti. Valentini occupava in quel frangente
la decima piazza. Con la scherma però Andrea prende il largo.
L’olimpionico infatti stravince questa prova dando a tutti distacchi
pesanti e balza prepotentemente al comando. Posizione che rafforzerà poi
con un’equitazione perfetta ed una corsa notevole. Con quasi 40
secondi di distacco arriverà al traguardo il secondo della classifica,
Nicola Benedetti. Il giovanissimo atleta dell’Esercito, può veramente
ritenersi soddisfatto. La sua gara è da incorniciare. Record personale
nel tiro e nel nuoto, ottime prove di scherma ed equitazione e la vittoria
della corsa. Realizza tra l’altro il miglior triathlon della
competizione. Al suo primo assoluto si aggiudica un argento che lo
proietta molto in alto nelle considerazioni future. Il bronzo va
all’atleta che più di chiunque altro può essere considerato
l’attuale bandiera del pentathlon, Gianni Caldarone. L’atleta
dell’Athlion Roma è stato superbo. Vince l’equitazione, arriva
secondo a scherma, quarto a tiro e sesto a corsa, solo nel nuoto non è
tra i primissimi. Porta a casa una marea di punti che forse, senza un
errore di distrazione alla partenza della corsa, gli sarebbero valsi
l’argento. C’è da notare che in questo podio del Pincio (qui si è
svolta la prova conclusiva della corsa) sono rappresentate ben tre
generazioni. Si va dai 36 anni di Caldarone ai 20, ancora da compiere, di
Benedetti, passando per i 28 prossimi di Valentini.
Non
brillante è invece il quarto posto di Pecci che bravo nel tiro e
nell’equitazione si perde nelle altre discipline. È invece buono il
quinto posto di Luigi Quarto che paga una scherma mediocre ma che ha
dimostrato grandi miglioramenti nell’equitazione e nella corsa.
Gara simile anche del poliziotto Maltese, che dimostra col suo ottavo
posto di progredire costantemente. Da sottolineare poi la solita
incostanza di Petroni, “che probabilmente non reputava la competizione
sufficientemente importante”. La vittoria della combinata atletica da
parte di Tulio De Santis, autore di un nuoto strabiliante. La confermata
superba accoppiata tiro-nuoto del giovanississimo Massimi. E le pessime
prove di Smith, Cordella e De Luca.
La
vittoria a squadre è andata, al termine di una appassionantissima sfida a
tre, alle Fiamme Azzurre con Dell’Amore, Pandolfi e Valentini. Primi
fin dal tiro, grazie alla superba mira del “capitano”(Dell’Amore)
sono riusciti a mantenersi sempre in testa amministrando dei vantaggi
irrisori. È stata una vittoria per questo gruppo molto significativa.
Dopo tanti trionfi infatti la squadra sta per sciogliersi, sia
Dell’Amore che Pandolfi tra un mese, dopo gli assoluti a staffetta,
appenderanno probabilmente scarpe, spade, cuffie, stivali e pistole al
chiodo.
L’argento
è stato conquistato dai giovani dell’Esercito con Benedetti, Quarto e
Cordella. Terzi i Carabinieri con i veterani Pecci, Liso e Arosio.
Nel
frattempo le nazionali donne erano impegnate nella gara regionale di spada
ad Ariccia. Le migliori sono state Cafiero e Corsini, che hanno perso per
entrare nelle otto. La campionessa del mondo si è arresa alla poi
vincitrice della gara Elisabetta Castrucci. Discrete anche le prove di
Videtta, Bertoli e Mancini fermate ai sedicesimi di finale.
Il
prossimo weekend ci sarà l’inversione, gli uomini andranno ad Ariccia
per la spada e le donne si contenderanno il titolo assoluto con la corsa
nella piazza di Montelibretti.
CdL
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