Alla
finale di Coppa del Mondo 2007, tenutasi a Pechino, gli azzurri non hanno
brillato ma posso ritenersi soddisfatti.
Federico Simonetti, per l’ennesima volta in questa stagione, dimostra di
aver acquisito concretezza nelle prove tecniche. Esordisce con 184 punti
sagoma, che gli valgono la 12^ posizione, dato l’alto livello della
gara. Nella scherma porta a casa 856 punti e diventa decimo. Un buon
2’11” netto lo fa restare nella prima metà della classifica. Tra i
primi sul percorso equestre, conquista “soli” 1016 punti, che
complicano un po’ la situazione. Diventa 19° e perde la concreta
possibilità di un piazzamento nei dieci.
L’ottimo nono tempo di corsa, 9’20”, non gli fa migliorare la
classifica. Alla fine è 19° e conquista i suoi primi punti (37) utili
per Pechino. Buona sia la sua combinata tecnica che quella atletica,
peccato per i punti persi nel percorso equestre. Il carabiniere triestino
sembra ormai avere uno standard prestativo da medio-alta classifica
mondiale, che solo l’equitazione può compromettere. Può ritenersi più
che soddisfatto di quel che ha dimostrato in questo 2007 con la speranza
che nel 2008 raccolga i meritati frutti.
Nicola Benedetti inizia con un tiro molto inferiore ai punteggi
stratosferici ai quali ci ha abituato. 179 punti sagoma e si trova già a
rincorrere il gruppo. Con 832 a scherma resta poco sotto la metà
classifica per poi scivolare indietro con il 2’18” nel nuoto. Anche
l’equitazione non è delle migliori, 1020 punti e si ritrova al via
della corsa in 28^ piazza. Arriva quindi il momento dell’ultima prova di
questa lunghissima stagione internazionale. Nicola sa benissimo che ogni
posizione guadagnata può risultare determinante ai fini della
qualificazione olimpica. Determinatissimo riesce così a riprendere 4
posizioni, finendo 24° e conquistando 32 importantissimi “ranking
points”. Da sottolineare che l’atleta modenese ha stravinto la prova
podistica con 8’54”. Finisce la stagione internazionale ed è tempo di
bilanci. Nicola in molte situazioni ha dimostrato di essere un atleta da
podio ma gli è sempre mancato il guizzo giusto e soprattutto un pizzico
di fortuna. L’ago della bilancia è sempre stata l’equitazione, che in
più di una situazione gli ha rovinato la festa, mentre in altre lo ha
rimesso in gioco quando sembrava ormai out.
Resta comunque il fatto che con quel tiro e quella corsa è uno che non
passa inosservato, risultando sempre protagonista. La nota più
significativa di questo 2007 è l’ormai conquista matematica di una
delle 11 carte olimpiche disponibili nel ranking.
Stefano Pecci inizia questa finale 2007 con 179 punti sagoma seguiti da
736 punti nella scherma ed è subito rilegato nelle zone basse della
classifica. Il carabiniere non molla e termina il nuoto con un ottimo
2’10”9. Un altrettanto buono 1140 nell’equitazione gli permette di
risalire in 24^ posizione e di giocarsi quindi qualche punto di ranking in
più. Ma oggi nelle gambe dell’azzurro manca qualcosa e con 9’51”
scivola in 27^ posizione.
Per Stefano si tratta della seconda ghiotta occasione sprecata di prendere
punti determinanti per il cammino olimpico. La strada è comunque ancora
lunga. Dopo una buonissima prima metà della stagione, il carabiniere
romano è molto calato nel finale. Ha comunque dimostrato di avere tutte
le carte in regola per poter puntare a Pechino 2008.
Nei
prossimi giorni vi illustreremo nel dettaglio l’attuale situazione delle
qualifiche olimpiche, con l’obiettivo puntato sui nostri portabandiera.
D F
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