Speciale Riga 1^ giornata - Pecci lascia aperta ogni porta

Pecci StefanoLa prima giornata di gare di questo europeo non è andata come speravamo ma nulla è perduto. Tre quarti della squadra si sono fermati in semifinale a causa di prove schermistiche non buone. Resta comunque ancora in piena lotta per le otto carte olimpiche il carabiniere Stefano Pecci. Partito in sordina con 175 nel tiro, mette ben presto al sicuro la qualifica con ottimi 916 punti nella scherma. Dato l’alto livello della competizione, Stefano non ha potuto rilassarsi troppo, dovendo spingere il nuoto e parte della corsa, ma centra l’obbiettivo conservando importanti energie e un ottimo morale.

Nella sua stessa Poule gareggiava Petroni Pier Paolo. Lo juniores azzurro parte bene con 181 (tiro) ma poi a differenza del compagno di squadra, buca totalmente la scherma (692). Due prove atletiche di alto livello non gli bastano a rientrare in zona qualificazione, nonostante gli sia giunto a soli 50 pt. Se da un lato oggi Pier Paolo ha perso un importante occasione, dall’altro l’ottima combinata atletica fa ben sperare in vista dei prossimi appuntamenti.

Nell’altra semifinale erano impegnati Simonetti e Benedetti. Entrambi esordiscono con una scherma sottotono, rispettivamente terminandola con 736pt e 760pt. Con la prova di tiro Nicola dice addio ai sogni di gloria uscendo dal poligono con 172 punti sagoma, le successive prove atletiche sono una formalità. Federico invece con 181 sembra restare in gara. Con 2’06” nel nuoto la situazione resta invariata e lo troviamo sempre poco dietro la linea di demarcazione della zona che vale la finale. Nell’ultima prova il carabiniere triestino non riesce però a esaltare come ha fatto spesso in questa stagione e finisce 24° uscendo di scena.

Probabilmente Federico ha risentito i postumi della pesante influenza di cui è stato vittima al ritorno dai Cism, perdendo quella brillantezza atletica che lo contraddistingue.

Nicola ha sicuramente pagato la pressione propria di chi sa di non essere al meglio.

Senza alcun dubbio le premesse per la squadra azzurra erano decisamente  migliori di come sono poi andate le cose, ma c’è comunque da dire che, nel caso Pecci riuscisse nell’impresa, passeremmo dalle stalle alle stelle. Domani in gara scendono le donne, con Pieretti, Corsini e Bertoli

                                                                        D F