Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo!!!

Relay World Championships - Italy gold medal - Poland silver medal - Russia bronze medalAvremmo potuto scegliere molti titoli per il racconto di questa ennesima prodezza azzurra, ma abbiamo ritenuto estremamente adatto, vista la situazione analoga, l’utilizzo della celebre frase di Nando Martellini.

Per il terzo anno consecutivo gli juniores azzurri sono campioni del Mondo di staffetta. Questa tripletta è incredibile per vari motivi: siamo la prima nazione della storia a compierla; prima del 2006 non avevamo mai vinto l’oro in questa competizione; siamo secondi ai soli mostri ungheresi nell’albo di questa manifestazione; e infine ci siamo sempre imposti con distacco.

I nostri giovani ci rendono giorno dopo giorno sempre più orgogliosi.
Veniamo alla cronaca del terzo sigillo.

Gli azzurri entrano in gara con voglia di riscattarsi dalla sfortunata gara a squadre, che ci ha visti fuori dal podio a causa dei problemi incorsi alla pistola di Auro.

Questa volta la staffetta azzurra è composta dai due reduci del titolo 2007, Petroni e Giancamilli, affiancati da Lorenzo Certelli.

La prima prova ha per i nostri colori un risultato esorbitante.

Esordisce Pier Paolo, carico ma rilassato dall’ottimo argento della prova individuale, terminando la propria frazione con un punteggio da brividi, 98 punti sagoma.
Sale quindi in piazzola Lorenzo. L’atleta romano invece di soffrire la pressione, gode dell’esaltazione derivata dalla straordinaria performance del compagno di squadra e si esprime anch’egli al meglio, terminando con un bellissimo 94. Passati a quota 192 dopo i primi 20 colpi, tocca a Federico. Questo ultimo si carica tutta la responsabilità del terzo frazionista, non facile con i due precedenti punteggi, e riesce a chiudere con 92 punti sagoma per un totale stratosferico di 284. Quasi sicuramente è il punteggio in assoluto più alto di questi ultimi 16 anni di staffette con l’aria compressa.
Cresce così il rammarico per il quasi sicuro abbandono di questa disciplina, che negli ultimi anni ci vede spesso protagonisti assoluti. Congratulazioni anche a Cellini, accompagnatore della spedizione,  e ai tecnici della disciplina per gli straordinari punteggi con i quali i ragazzi si esprimono.

Inutile dire che al termine della prova i nostri alfieri sono saldi in prima posizione. A 9 punti di distacco inseguono i polacchi e poi dietro via via francesi, bielorussi e ucraini.

Si passa alla sala scherma e qui i nostri limitano i danni in una giornata non delle migliori. Tra i tre è ancora Pier Paolo a trascinare la squadra con 26v e 22s. Federico pareggia con 24v 24s e Lorenzo risulta in difficoltà con 19v 29s. Alla fine totalizzano 836pt, che valgono ancora la leadership ma con i polacchi a pari merito e con i bielorussi poco distanti.

In acqua i nostri tre portacolori non ripetono la mostruosa performance degli europei (2’43” in corta, grazie anche all’utilizzo di Franceschini) ma lottano egregiamente. Con 2’56” in vasca lunga, frutto del 56” di Petroni, 58” di Giancamilli e 1’01” di Certelli, perdono la testa della classifica a vantaggio dei polacchi, ma restano comunque secondi a pochi punti. Dietro le insidie si allontanano un po’.

Nell’equitazione la squadra azzurra non è perfetta ma compie il proprio dovere con 1144pt. Esordisce Pier Paolo, che lascia sul percorso tre barriere, entra in campo Federico che termina con una barriera, per ultimo Lorenzo: è perfetto fino al numero 8 dove gli si stacca uno staffile. Perde un po’ di equilibrio ma riesce comunque a condurre il cavallo sull’ultimo ostacolo (numero 9), dove compie l’unico abbattimento. Entrato in zona cambio, la staffa, rimasta incastrata nel piede, cade a terra. Pensando  al pericolo scampato  si può in parte sorridere.

Al via della corsa i polacchi ci precedono di 9 secondi, avendo guadagnato altri 16 punti sul percorso equestre. Per coloro che stanno a casa l’impresa sembra impossibile, ricordando gli oltre 30” che ci avevano ripreso agli europei. Ma per i presenti l’obiettivo sembra raggiungibile consci del fatto che non fa parte di questa squadra lo specialista Majewski. Da dietro non sembrano arrivare insidie, visti i 29” di vantaggio sui terzi, i bielorussi.

Già con la prima frazione la situazione sembra sorriderci. Certelli riesce con un notevole 4’15” a ricucire l’intero gap e si presenta al cambio insieme al polacco che lo precedeva. Federico non pensa a tatticismi e conscio della propria superiorità rispetto all’avversario, attacca fin da subito. Al termine della frazione, 4’18”, riesce a dare il cambio a Pier Paolo con ben 9” sui polacchi. La situazione iniziale è capovolta. Consapevole dei propri mezzi, dopo l’esaltante corsa dell’individuale, Petroni mantiene la calma e controlla la situazione mantenendo i 9” di vantaggio fin sul traguardo. Lì si scatena la festa. Sul tetto del Mondo ci siamo ancora noi e da lì a poco le note che riempiono il cielo sono quelle dell’inno di Mameli.

                                                       Red