Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo!!! |
Per il terzo anno consecutivo gli juniores azzurri sono campioni del Mondo di staffetta. Questa tripletta è incredibile per vari motivi: siamo la prima nazione della storia a compierla; prima del 2006 non avevamo mai vinto l’oro in questa competizione; siamo secondi ai soli mostri ungheresi nell’albo di questa manifestazione; e infine ci siamo sempre imposti con distacco.
I nostri giovani ci rendono
giorno dopo giorno sempre più orgogliosi. Gli azzurri entrano in gara con voglia di riscattarsi dalla sfortunata gara a squadre, che ci ha visti fuori dal podio a causa dei problemi incorsi alla pistola di Auro. Questa volta la staffetta azzurra è composta dai due reduci del titolo 2007, Petroni e Giancamilli, affiancati da Lorenzo Certelli. La prima prova ha per i nostri colori un risultato esorbitante.
Esordisce Pier Paolo, carico
ma rilassato dall’ottimo argento della prova individuale, terminando la
propria frazione con un punteggio da brividi, 98 punti sagoma. Inutile dire che al termine della prova i nostri alfieri sono saldi in prima posizione. A 9 punti di distacco inseguono i polacchi e poi dietro via via francesi, bielorussi e ucraini. Si passa alla sala scherma e qui i nostri limitano i danni in una giornata non delle migliori. Tra i tre è ancora Pier Paolo a trascinare la squadra con 26v e 22s. Federico pareggia con 24v 24s e Lorenzo risulta in difficoltà con 19v 29s. Alla fine totalizzano 836pt, che valgono ancora la leadership ma con i polacchi a pari merito e con i bielorussi poco distanti. In acqua i nostri tre portacolori non ripetono la mostruosa performance degli europei (2’43” in corta, grazie anche all’utilizzo di Franceschini) ma lottano egregiamente. Con 2’56” in vasca lunga, frutto del 56” di Petroni, 58” di Giancamilli e 1’01” di Certelli, perdono la testa della classifica a vantaggio dei polacchi, ma restano comunque secondi a pochi punti. Dietro le insidie si allontanano un po’. Nell’equitazione la squadra azzurra non è perfetta ma compie il proprio dovere con 1144pt. Esordisce Pier Paolo, che lascia sul percorso tre barriere, entra in campo Federico che termina con una barriera, per ultimo Lorenzo: è perfetto fino al numero 8 dove gli si stacca uno staffile. Perde un po’ di equilibrio ma riesce comunque a condurre il cavallo sull’ultimo ostacolo (numero 9), dove compie l’unico abbattimento. Entrato in zona cambio, la staffa, rimasta incastrata nel piede, cade a terra. Pensando al pericolo scampato si può in parte sorridere. Al via della corsa i polacchi ci precedono di 9 secondi, avendo guadagnato altri 16 punti sul percorso equestre. Per coloro che stanno a casa l’impresa sembra impossibile, ricordando gli oltre 30” che ci avevano ripreso agli europei. Ma per i presenti l’obiettivo sembra raggiungibile consci del fatto che non fa parte di questa squadra lo specialista Majewski. Da dietro non sembrano arrivare insidie, visti i 29” di vantaggio sui terzi, i bielorussi. Già con la prima frazione la situazione sembra sorriderci. Certelli riesce con un notevole 4’15” a ricucire l’intero gap e si presenta al cambio insieme al polacco che lo precedeva. Federico non pensa a tatticismi e conscio della propria superiorità rispetto all’avversario, attacca fin da subito. Al termine della frazione, 4’18”, riesce a dare il cambio a Pier Paolo con ben 9” sui polacchi. La situazione iniziale è capovolta. Consapevole dei propri mezzi, dopo l’esaltante corsa dell’individuale, Petroni mantiene la calma e controlla la situazione mantenendo i 9” di vantaggio fin sul traguardo. Lì si scatena la festa. Sul tetto del Mondo ci siamo ancora noi e da lì a poco le note che riempiono il cielo sono quelle dell’inno di Mameli. Red |