Azzurri sempre più lontani da Pechino

www.pentathlonmoderno.itGara dopo gara diventa sempre più difficile l’obiettivo di qualificare due atleti maschi per le olimpiadi. Se Benedetti è strasicuro per tutti gli altri azzurri si deve a questo punto sperare nel colpo di coda.

Anche la 4^ prova di Coppa del Mondo, Madrid, ci lascia infatti l’amaro in bocca. Gli stranieri continuano inesorabili ad accumulare punti di ranking pesanti e noi restiamo inchiodati lì a vederli andare in fuga.

Nelle qualifiche la squadra azzurra è decimata. Simonetti con 184 a tiro si spiana subito la strada. Nonostante un 784pt nella scherma riesce comunque agevolmente a centrare la finale grazie ad una combinata atletica competitiva.

Tranne l’atleta triestino gli altri non riescono  a superare lo scoglio.

Petroni, non ancora ripreso del tutto dall’infortunio al piede, con 748 a scherma, 2’04” a nuoto e 177 a tiro si ritrova nella zona calda della classifica e nonostante una corsa decente finisce fuori dai 12 posti utili per 68 punti.

De Luca con 568 a scherma si tira subito fuori da ogni possibilità di andare in finale. Pecci dopo 176 a tiro e 2’16” a nuoto, si arrende con 604pt a scherma.

Rimasto solo, Federico approda alla finale. Qui non riesce nelle prove tecniche a trovare il giusto equilibrio e con 178 (tiro) e 760 (scherma) e relegato nelle zona medio-bassa della classifica. Nel nuoto conferma un buon 2’11”3. Con l’equitazione ogni possibilità di guadagnare punti importanti di ranking è persa. Con 1008 si ritrova 25° e con un buon 10’04” riesce a recuperare una posizione finendo 24°.

Di gare valide per il ranking olimpico ne restano due, la coppa del Mondo a Kladno e i Mondiali a fine maggio. La situazione è molto complicata ma ancora si può sperare nel colpaccio. I mezzi ci sono, serve forse più convinzione.

                                                                       D F