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Dopo
l’argento ai mondiali Youth “A” del 2005, l’atleta dei Carabinieri
è stato protagonista di una crescita continua in tutte le discipline.
Tali miglioramenti gli hanno permesso di entrare nella nazionale olimpica
e di giocarsi la possibilità di accedere a Pechino. Purtroppo da giugno
2007, dopo aver infilato una lunga serie di ottime competizioni, entra in
una lunga crisi riguardante le prove tecniche. Il rammarico più grande è
che proprio da quel periodo migliora ulteriormente in combinata diventando
altamente competitivo ad ogni livello. La rincorsa olimpica viene poi
influenzata negativamente da una lunga serie di infortuni, e il sogno è
rimandato di 4 anni. Pier
Paolo si è presentato a questa gara non certo con grande consapevolezza
nel proprio tiro e nella propria scherma. Nell’ultimo test, gli assoluti
di tetrathlon a Modena, si era espresso male in queste due prove. Ma
invece, eccolo con una medaglia d’argento al collo, frutto delle sue
capacità di reagire alle avversità, derivata proprio da ottime
prestazioni in queste tanto importanti discipline tecniche. La
qualifica viene subito messa in cassa forte grazie a uno splendido 185 al
poligono, record personale. Nella scherma si difende e nella combinata non
deve che controllare. La
finale inizia alla grande: 185 punti sagoma e 3° posto in classifica.
Inutile dire quanto sia difficile riuscire a tirare fuori una tale
performance proprio quando la si vuole tanto. Petroni da sempre ci ha
abituato a tali exploit proprio nei momenti di massima pressione. Saliti
in pedana lo spettacolo continua. L’azzurro sceglie bene il giorno per
la migliore scherma stagionale. Finisce la prova con 904pt e guadagna una
posizione risalendo al 2° posto, non lontano dalla leadership e con gli
inseguitori staccati. Nel
nuoto, sua prova di punta, non si esprime al meglio terminando i 200mt con
2’05”4, riuscendo comunque a conquistare la testa della classifica.
L’equitazione sarà da brivido! Pier
Paolo riesce anche in questo momento di massima tensione a mantenere la
calma e esce dal percorso equestre con 1144pt, che gli valgono ancora la
prima posizione. Purtroppo sono letteralmente “fioccati” i percorsi
netti e quindi il nostro alfiere si vede ridotto il vantaggio dagli
inseguitori. La situazione si è un po’ complicata. L’insidia
maggiore viene dal russo Karyakin, specialista della corsa, che insegue a
soli 5 secondi. Dietro di insidie ce ne sono poi altre. Tutto dipenderà
dalle gambe e dal cuore dell’azzurro. Come
ogni volta che conta, Petroni non si lascia pregare e riesce in questa
prova a dare il meglio di sé, recuperando con gli interessi tutti i punti
persi tra nuoto e equitazione. Non può resistere al fortissimo russo, che
lo passa inesorabilmente, ma a tutti gli altri non viene data la minima
possibilità di rientrare. Sul traguardo Petroni accusa un ritardo di 9”
da Karyakin e vanta un gap di 6” su Motsios (Gre). Senza una grande
prova podistica l’argento e forse il podio sarebbero rimasti un sogno.
Tanti complimenti per l’egregia prova di carattere del nostro alfiere.
Non vediamo l’ora di vedere le foto con il tricolore sul podio mondiale. Red |