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Ho assistito alla Coppa del Mondo che si è svolta a Roma dal 21 al 24 Maggio. Da “tifoso” desidero esprimere 3 considerazioni:
Sabato pomeriggio, nella finale maschile, ho visto numerosi atleti Italiani eccellere in una competizione sportiva ai massimi livelli, altri per banali sfortune o incidenti non si sono potuti esprimere, altri ancora devono mettere su il bagaglio di esperienze necessarie. L’impressione che ho avuta però, è che questo gruppo nazionale può dare qualche soddisfazione al mondo del Pentathlon italiano.
La nuova impostazione del C.T. che premia i meriti e non le convinzioni personali, sta dando i suoi frutti, lo stimolo è per tutti, ed è continuo, e non ci sono atleti che per “diritto acquisito” possono vivere comodamente di rendita per quello che hanno fatto nel passato. Insomma un mix di ingredienti che ha tutte le carte in regola per far bene. Queste sono considerazioni, e non ancora complimenti, perché secondo il mio incompetente parere, da semplice tifoso, questo momento magico non è un punto di arrivo ma è l’inizio di un grande ciclo e che quindi, ci sarà ancora tempo per i complimenti.
Per questo motivo trovo molto utile il commento dello speaker nella gara di combined, che aiuta a comprendere meglio lo sviluppo della competizione e quindi a far crescere l’interesse negli spettatori, soprattutto ai non addetti ai lavori. Voglio raccontare a tale proposito un piccolo ma significativo aneddoto. Mi ero posizionato a vedere la gara del combined nelle tribune all’uscita dalla zona del tiro; passavano di lì tre ragazzi in tenuta sportiva, probabilmente tre atleti di altre discipline, che si erano soffermati a guardare il warm up. Sentivo che parlando tra di loro si chiedevano come funzionasse la gara, sarei voluto intervenire per spiegare, ma per non essere invadente ho desistito, poi, pur constatando che era sabato, e anche piuttosto tardi, decidevano di “soffermarsi un minuto”… “non di più”, per capirci qualcosa. Poi preso dalla gara, non ho più né sentito né visto quei ragazzi! Li ho poi rivisti alla fine, seduti poco distanti da me… insomma erano rimasti inchiodati a vedere la competizione…. tutta, fino in fondo. E allora….
Massimo Quinzi |