30 settembre 2011

Le bugie del CT

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Vergogna, vergogna, vergogna, certe dichiarazioni fatte dal Ct Quattrini alla Gazzetta dello Sport sono solo vergognose, alla domanda se Petroni e Giancamilli sono stati discriminati ha dichiarato “C’è una chiara strumentalizzazione. Petroni veniva da due anni difficili per un problema alla spalla, devo saperlo gestire. E Giancamilli non poteva fare un anno senza soste, il riposo è il sesto sport del nostro sport” e poi “Ho convocato Giancamilli per gli Europei quando nel ranking non era fra i nostri migliori”.
Tutte falsità: Petroni Pierpaolo è stato tenuto in naftalina per un ipotetico problema alla spalla relativo ad un infortunio risalente a due anni fa, dimenticando che gli ha fatto disputare una prova di coppa del Mondo in Cina completamente inutile, poiché l’atleta era già qualificato matematicamente per la finale. Dovendolo risparmiare era più logico non fargli disputare una gara inutile piuttosto che una utile.
Riguardo Giancamilli Federico, oltre a tutte le stupidaggini riguardo il riposo per una lunga stagione dispendiosa, anche lui ha effettuato un’inutile trasferta in Cina, è riuscito ad inventarsi che nel ranking l’atleta non era fra i migliori italiani. Niente di più falso poiché  alla data delle convocazioni per gli Europei, 18/07/2011, la classifica del ranking degli Italiani del gruppo Olimpico era la seguente, De Luca 144, Benedetti 131, Petroni 99, Giancamilli Federico 70, Franceschini Auro 57, Giancamilli Francesco 11, quindi quarto su quattro convocati. Inoltre nell’ultima prova di Coppa del mondo in Cina l’unico italiano che si è qualificato per la finale è stato proprio Giancamilli, dimostrando di essere in forma, quindi il CT prima di dire certe stupidaggini dovrebbe documentarsi bene.
Uso questo tono perché è ora di farla finita con questo CT che, voluto dal Presidente Felicità, ne ha combinate di tutti i colori. E cosa più grave ha creato un clima da inquisizione all’interno della nazionale che lui stesso ha smembrato. Adesso è rimasto con un  gruppetto di atleti costretti a sottoscrivere il Programma Olimpico che poi il CT stesso non ha rispettato.

Giancamilli Pierluigi