31  luglio 2011

Grande Italia: Giancamilli e Petroni qualificati per Londra

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Lo sport è un mondo incredibile dove non esistono mai certezze e dove solo chi ci crede fino in fondo, senza mollare mai, può raggiungere la vetta. Nel Pentathlon, soprattutto con la nuova formula, i principi sopra enunciati sono elevati all’ennesima potenza.
La finale del campionato Europeo inizia come al solito con la prova di scherma. In questa edizione inglese ci sono 8 carte olimpiche e si sa che la scherma la farà da padrone in quanto a distribuzione di queste.
A metà torneo solo Giancamilli sembra avere la marcia giusta. Si trova con un’ottima media in 3^ posizione. Nicola viaggia sul 50%. Riccardo e Pier Paolo sono penultimo e terzultimo. Il finale non cambia molto la situazione fin qui delineatasi. Federico cede leggermente e conclude la prova a quota 904pt in 6^ posizione. Nicola finisce con 17v18s con 808pt ed è 17°.
Petroni (31°) e De Luca (35°) riportano solo 712pt e 688pt e sembrano fuori da ogni gioco.
Si passa al nuoto e nella piscina del nuovo record (1’49”59 di Cooke), gli Azzurri come al solito non la fanno da padroni.
Federico con un non buono 2’04”74, scende in 11^ piazza. Nicola con 2’10”66 scivola in 32^ posizione. Riccardo resta 35° con 2’05”85. Unico a risalire la classifica è Pier Paolo. Con un notevole 1’59”07 eccolo rimontare fino alla 25^ posizione, ed è solo l’inizio dello show.
Tra mille ritardi anche l’equitazione prende il via.
Qui finalmente l’azzurro inizia a diventare il colore dominante.
Inizia Riccardo con percorso netto. Poi Nicola con due abbattimenti e un numero all’altezza del 6° ostacolo totalizza 1160pt. Quindi Petroni riporta 1180pt. Gli stranieri iniziano una serie di piccoli errori che mantengono la classifica cortissima. Pier Paolo risale in 17^ posizione. Nicola gli sta dietro 15” ed è 28°. Riccardo altri 5” dietro è 31°.
Arriva quindi il turno di Federico che con un solo abbattimento, e i risultanti 1180pt, entra in zona carta olimpica, all’8° posto.
Guardando la classifica risulta evidente che Federico ha ottime chance di centrare l’obiettivo. La situazione degli altri è meno rosea, nonostante una classifica abbastanza corta.
Si parte col combined e tutti e 4 gli azzurri commettono un solo errore nella prima serie di tiro, guadagnando qualche briciola di terreno.
Nella frazione podistica iniziano le rimonte di Riccardo e Nicola, con Fede e Pier Paolo che si mantengono nelle loro posizioni. Alla seconda serie di tiro Federico commette ancora un solo errore e rimane nelle zona carta olimpica. Pier e Nicola nonostante 2 errori sono rapidissimi e non perdono nulla, forse guadagnano anche qualcosa. Riccardo è leggermente più lento ma non perde il passo. Nella corsa oltre a Nicola e Riccardo anche Pier Paolo sembra avere il turbo. Federico non vola, ma regge negli otto.
Arriva il momento cruciale. L’ultima serie di tiro. Federico è perfetto, in 13”1 colleziona cinque centri e riparte 4°. L’obiettivo qualificazione è vicinissimo. Petroni lo imita alla grande, con tempistiche quasi identiche, balza in 7^ piazza e mette il turbo alle gambe per concretizzare un sogno.
Nicola, arrivato a ridosso dei due azzurri, con 30” in piazzola butta al vento una grande occasione. Mentre Riccardo spara in 17” e può dare il tutto per tutto. Federico in un finale al cardiopalma finisce 5°, un secondo davanti a Frolov e Gebhardt, con un super Pier Paolo 8°, un secondo ancora dietro. In 9^ posizione completa una rimonta di 22 posizioni De Luca. Nicola finisce 13°.
Dopo due prove la situazione azzurra era difficile, alla fine si può parlare quasi di trionfo. Nel combined i nostri hanno conquistato il 1° (De Luca con 9’51”), il 3° (Benedetti con 10’04”) e il 5° (Petroni con 10’08”) tempo, risalendo a squadre fino al secondo gradino del podio.
L’argento a squadre conquistato ieri costituisce la prima medaglia a squadre agli Europei maschili senior della storia azzurra.
Da sottolineare la capacità di Pier Paolo di non mollare. Penultimo a metà gara di scherma, ha saputo non cedere e, continuando sempre a crederci, è successo l’incredibile.
Da sottolineare poi la performance di Federico, giunta dopo un lungo periodo di crisi. Solo i campioni sanno tirar fuori la gara giusta al momento giusto.
Tanti complimenti vanno poi a questo squadrone azzurro composto da 4 ragazzi con capacità notevoli, tutti grintosissimi e determinatissimi. L’unico rammarico è che solo due di loro potranno andare a Londra 2012.
Secondo le indicazione federali, espresse agli atleti dallo stesso presidente alcuni mesi fa, le carte olimpiche dirette avranno la precedenza su quelle di ranking. Quindi Benedetti e De Luca, per avere possibilità olimpiche dovranno andare a podio ai mondiali 2011 o 2012, o sperare in questi ultimi nel decalage.
Viste le loro potenzialità, l’eventualità di  quattro carte olimpiche dirette è tutt’altro che remota, pertanto il Consiglio Federale dovrà quanto prima stabilire regole chiare per regolamentare tale possibilità.
Concludiamo ricordando che è da Atlanta 1996, che gli azzurri non qualificavano ai giochi olimpici con largo anticipo il massimo numero di atleti disponibili.  

Risultati individuali Risultati a squadre

Foto: sito Uipm                                                        Red