08  Maggio 2012

Roma 2012: Azzurri sesti a staffetta, lottando per il podio

Seconda giornata dei Mondiali italiani di pentathlon e subito i colori azzurri iniziano a fare sul serio, con la seconda gara a squadre.
La staffetta maschile è composta da Fabio Poddighe, Auro Franceschini e Cristiano Montico.
Si inizia con la scherma non nel migliore dei modi. A un terzo di gara i nostri sono appena sotto il 50% con 11 vittorie e 13 sconfitte.  Verso i due terzi del torneo la musica non cambia con 22v e 26 s. Il punteggio finale è simile a quello delle donne di ieri. Con 30 stoccate, 1 in più delle colleghe di nazionale, e 36 sconfitte, gli azzurri totalizzano 776pt che valgono l’ottava piazza ex equo con la Bielorussia.
In questa prova nessuno dei tre moschettieri azzurri è riuscito a dare quel guizzo che si sperava. Ma dopo tutto i distacchi non sono terribili. Tranne l’Ungheria a quota 944pt, troviamo tutte le altre compagini entro i 100pt.
Arriva il nuoto e i nostri sono pronti a sfruttare al meglio il proprio terreno preferito, quello acquatico. Grazie ad un Auro strepitoso, 53”, e alle buone prove di Fabio e Cristiano, 55” e 57”, il team Italiano sfiora la vittoria della prova con il tempo di 2’45”48, a soli 3 decimi dai cinesi. Salvo 2, 3 squadre, che hanno saputo difendersi bene, le altre perdono molti punti dal trio azzurro, che risale in 6^ piazza a soli 98pt dai Coreani, leader provvisori della classifica.
Si torna a Tor di Quinto per l’equitazione. I nostri alfieri sono autori di un’ottima prova. Il primo a partire è Cristiano, che lascia sul percorso una sola barra, all’ostacolo numero 8. Tocca quindi a Fabio, il meno esperto dei tre, che si dimostra concreto con un bel “clean round”. Chiude la gara il percorso di Auro, che si ritrova a commettere un solo errore proprio su quel n° 8 già toccato da Montico. Si finisce con ottimi 1160pt, che permettono di non perdere da nessuno e di superare invece l’Ungheria. I magiari hanno infatti subito una caduta che probabilmente ha causato la frattura della clavicola di Tibolya.
Gli azzurri si ritrovano quindi al via del combined in 5^ posizione a 21” dai Cinesi, 15” dai Russi, 14 dai Coreani e 9 dai Tedeschi. Dietro occorre prestare attenzione a Messico e Germania, specialisti della prova, che accusano ritardi di 23” e 35”.
Ad aprire le danze è Auro, che subito con un 5 su 5, in 13”, rimonta 2 posizioni entrando in zona podio. Nella prima frazione podistica mantiene il 3° posto e dal poligono, con due errori, riesce in 18” al 4° posto. Ma nel secondo km, termina l’eccezionale giornata di gare con un sorpasso che gli permette di lasciare il testimone a Cristiano in 3^ piazza. Quest’ultimo parte alla grande con una serie di 16”, un solo errore, che fa salire gli azzurri in 2^ posizione. Nella frazione podistica Montico subisce però il ritorno di alcuni avversari e rientra al poligono 4°. Qui la lotta per il podio viene compromessa da cinque errori che tengono l’azzurro in piazzola per 30”, facendolo uscire 5°. Nel successivo km Cristiano si ritrova poi a perdere altre 2 posizioni, facendo partire Fabio in 7^ piazza.
L’atleta sardo impiegando 24”, non riesce a migliorare la posizione, ma con la corsa non perde, anzi, e alla successiva serie con 19”, 2 soli errori, eccolo ripartire 5°, insieme al velocissimo messicano Sandoval. Fabio non riesce a tenere il rival,e ma può accontentarsi della sesta posizione finale.
Nel complesso resta il rammarico per un podio che sembrava divenuto possibile, ma allo stesso tempo resta la felicità di aver visto la squadra “B” lottare alla grande con alcuni dei big mondiali.
Bravo è stato Cristiano nel dimostrare grande sostanza e congratulazioni a Fabio che continua a dimostrare che anche allenandosi da soli si può fare bene, molto bene.
Complimenti poi in particolare a Franceschini vero trascinatore della staffetta azzurra.
Domani si chiude la parentesi staffetta con la gara a coppie. Francesca Gandolfo e Andrea Pucciariello saranno gli azzurri in gara.
Difficile definire quale sarà il punto forte di questa coppia. Molto dipenderà anche dagli atleti schierati dalle nazionali straniere. Essendo ipotizzabile il non utilizzo delle atlete più forti in vista delle qualifiche femminili dell’indomani. 

Red