Si
è svolta a Millfield, cittadina inglese nella zona sud-ovest
dell’isola, la seconda prova di coppa del mondo del circuito 2006.
l’Italia schierava due atleti per gara. Benedetti (nella foto) e Smith
tra gli uomini e Pieretti e Mancini nel gentil sesso.
La competizione ha avuto inizio con le tre pool di qualificazioni
maschili. Qui entrambi gli italiani gareggiavano nella semifinale “C”.
La loro gara è stata quasi identica. Un tiro così così, una scherma
sufficiente vista la loro poca esperienza ed un nuoto non competitivo
nell’ambito internazionale. Si presentavano quindi alla corsa in 15°
e 17° posizione, con solo le prime 10 posizioni valevoli per la finale.
Entrambi hanno il punto di forza proprio nell’ultima prova. Smith è
autore di una buona prova che gli fa guadagnare tre posizioni e finisce 12°
ad “un soffio”, come ha detto il suo compagno di nazionale,
dalla zona che conta. Nicola invece riesce ad esprimersi al meglio e
fermando il cronometro sul miglior tempo di pool riesce a rientrare nel
gruppo dei qualificati.
Benedetti è stato
bravo ma anche fortunato. I punti che ha totalizzato, nelle altre due
semifinali non gli sarebbero valsi lontanamente la qualificazione.
Il giorno seguente scendono in campo le donne. Qui le nostre
rappresentanti iniziano e finiscono la propria gara. Non si qualificano a
causa di prove non esaltanti ma sono in piccola parte giustificate
dall’altissimo livello delle partecipanti. La Mancini riesce a rimanere
in gara solo durante la scherma, poi crollata nel tiro non riesce più a
risalire con una combinata non molto competitiva. La Pieretti parte invece
benino con il tiro ma già dopo la scherma il suo destino sembra segnato.
Una buona corsa non è basta d evitarle l’esclusione. Finiscono
rispettivamente 24° e 20° nelle proprie semifinali. Si qualificavano le
prime 16.
Nella finale maschile Nicola parte male. Totalizza nel tiro il suo peggior
risultato stagionale e si piazza 25°. Si difende nella scherma con una
gara da metà classifica per perdere poi ulteriore terreno nel nuoto. Si
ritrova negli ultimi posti. Ma a questo punto è bravo a cambiare il corso
della gara. Una buona equitazione gli fa guadagnare una manciata di
posizioni e il secondo tempo di corsa gli permette di riprenderne altre
sei.
Riesce così alla sua prima gara di coppa del mondo a finire 15°.
Non sarà forse un piazzamento di rilievo ma per uno juniores
all’esordio è senza dubbio un ottimo punto di partenza.
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