Il
procuratore federale, dopo aver ascoltato parecchie persone informate sui
fatti, ha deciso di rinviare a giudizio Gianni Caldarone, con una
richiesta di 20 mesi di squalifica dalle competizioni di pentathlon
moderno. Sarà a questo punto il contraddittorio a decidere se l’atleta
dell’Athlion Roma sarà effettivamente bandito dalle gare o se verrà
invece assolto come già successe per una situazione analoga avvenuta nel
2000. A Gianni vengono rimproverate tre azioni: l’aver scritto e
poi distribuito durante il Campionato Assoluto Maschile una lettera in cui
ironicamente venivano criticati alcuni atteggiamenti federali; Aver
inviato all’ufficio stampa del C.O.N.I. una e-mail dove rendeva nota
l’uscita degli atleti delle Fiamme Azzurre dalla nazionale, con aggiunta
dei numeri telefonici di questi ultimi per eventuali chiarimenti.
Probabilmente
passerà molto tempo prima di sapere come la storia andrà a finire.
CdL |