Speciale Guatemala: quarta giornata
Krungolcas sfata la sua maledizione

www.pentathlonmoderno.itFinalmente dopo una lunghissima caccia arriva per il super campione lituano anche l’oro iridato.
Da ormai un decennio Edvinas è nell’elite mondiale del pentathlon. Da cinque anni può essere considerato come il leader indiscusso delle cinque discipline. In questo periodo ha infatti vinto ben tre Campionati Europei, altrettante finali di Coppa del Mondo, oltre ad innumerevoli prove di coppa. Chiaramente questi trionfi sono anche stati accompagnati da moltissimi podi. Dove però non era mai riuscito a fare bene era nella massima competizione. Ai Campionati del Mondo non aveva mai colto neanche un podio, né ci si era mai avvicinato. Nel 2006, a 33 anni, è riuscito a sfatare questa maledizione.
Già nel tiro parte bene. Con 185 è 6°, a soli 36 punti dai leader della classifica Horbacz e Kukshin. Tra i big altrettanto bravi sono stati anche il compagno di nazionale Andrejus Zadneprovskis e l’ungherese Horvath.
La scherma è vinta proprio da Edvinas, che con 972 punti diventa primo, con un leggero vantaggio sui primi inseguitori, che sono Horvath e Horbacz.  Zadne resta comunque vicino ai primi.
Il nuoto lascia la situazione in testa quasi invariata. I primi tre restano gli stessi e al quarto posto troviamo proprio l’altro lituano seguito, a un niente, dal ceco Capalini.
Del gruppo di testa, il migliore nella prova a cavallo è Horvath, che accorcia il gap da Krungolcas che comunque con 1144 resta 1° con 7 secondi da amministrare. Andrejus ha invece perso qualcosa dai primi due, uscendo dai giochi per la vittoria finale. Stessa storia per Capalini.
La corsa non è delle più emozionanti, con i primi due che mantengono le rispettive posizioni e con Zadneprovskis che non ha problemi a passare Fulep e salire quindi sul terzo gradino del podio.
Da sottolineare che l’età media dei tre medagliati supera i 31 anni, a manifestare l’importanza che ricopre l’esperienza in questa disciplina olimpica.
Anche a squadre il titolo mondiale è lituano, per la prima volta nella storia. Argento e bronzo vanno ad ungheresi e cechi.

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