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Il
tuo sorriso per sempre nel cielo Vinceva
la stoccata, Samuel rideva. Faceva dieci, Samuel rideva. Eseguiva un
percorso perfetto di equitazione, Samuel rideva. Superava tutti a corsa,
Samuel rideva. Usciva dall’acqua soddisfatto, Samuel rideva. Ma la vera
particolarità di questo grande ragazzo era che il suo sorriso era lì
anche quando a vincere era l’avversario, anche quando le cose andavano
male, quando il colpo era brutto, quando l’ostacolo andava giù, quando
il tempo di nuoto non era buono o quando non correva come sempre. Se
sull’enciclopedia fosse esistita una foto per rappresentare la gioia di
vivere, senza dubbio ci sarebbe stata quella di Samuel. Chi potrà mai
dimenticare gli abbracci amichevoli ad inizio e a fine trasferta che ti
offriva questo messicano tutta allegria. I suoi “vamos”, i suoi “olà”
non possono andare via così. Solo un anno fa era li a gareggiare contro
di noi, ora non c’è più. Le solite dispute tra atleti e dirigenti lo
avevano allontanato dallo sport che gli ha dato e al quale ha dato tanto.
Si era trasferito a Los Angeles dalla sorella in cerca di lavoro. Poi un
giorno, mercoledì 31 maggio 2006, un folle estrae una pistola e decide di
togliere al mondo un grande pizzico di gioia. Nonostante la sua forza,
questa volta Samuel non ce l’ha fatta. |