Seoul: Grazie ragazzi! |
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Li hanno chiamati «i Fregoli dello sport», i «monaci» di Passo Corese, i «figli della fatica e dell'allenamento», i «rambo» dello sport ... I nostri pentatleti azzurri hanno colorato d'argento i ricordi di questa Olimpiade dei record, l'Olimpiade più partecipata della storia, l'Olimpiade dove c'erano proprio tutti. Le medaglie di Seul sono medaglie pesanti, almeno quanto la fatica con cui sono state conquistate ed il loro valore è forse anche più grande di quello dei due ori e del bronzo di Los Angeles, perché quattro anni fa i Giochi erano stati mutilati ed il boicottaggio aveva impedito il confronto con i Paesi dell'Est.
Per loro, per i nostri pentatleti, i giornali solitamente riservano grandi spazi cinque giorni ogni quattro anni, quando si vincono medaglie olimpiche, così a Los Angeles come a Seul; e sono proprio quelli del pentathlon moderno che ogni quattro anni permettono allo sport italiano di gonfiare il petto di commozione e di orgoglio: siamo ormai tra i primi in uno sport che è riconosciuto quale «consacrazione» dell'atleta completo, uno sport in cui la fortuna non c'entra ed in cui tutto va moltiplicato per cinque, compresi naturalmente fatica, rinunce, capacità, qualità tecniche e psicologiche. Grazie forse a tutto questo, nonostante il pentathlon risulti uno sport difficile da seguire, soprattutto per il grande pubblico abituato alle emozioni immediate, con Seul abbiamo visto che i nostri olimpionici hanno conquistato i cuori di tanta gente e sono riusciti a «far planare» sul palco delle autorità, personalità come il Presidente del CIO Samaranche od il Presidente del CONI Gattai. Ancora una volta, quindi, ci ritroviamo a poter celebrare il nostro pentathlon per i successi olimpici, dopo essere stati per cinque interminabili nottate con il fiato sospeso per l'altalenare dei risultati, che ha caratterizzato le gare olimpiche. «Grazie ragazzi» è ormai un classico, ma non possiamo dire altro che grazie, per le autentiche emozioni che abbiamo vissuto davanti al piccolo schermo. Otto anni di successi 1981 - Campionato del Mondo Zielona Gora - Medaglia d'argento individuale; 1982 - Campionato del Mondo Roma - Medaglia d'oro individuale e medaglia di bronzo a squadre; 1984 - Olimpiadi di Los Angeles - Medaglia d'oro individuale; medaglia d'oro a squadre; medaglia di bronzo individuale; 1985 - Campionato del Mondo Melbourne - Medaglia di bronzo a squadre; 1986 - Campionato del Mondo Montecatini - Medaglia d'oro individuale; medaglia d'oro a squadre; medaglia d'argento individuale; Campionato del Mondo junior di Montecatini - Medaglia bronzo a squadre; Campionato del Mondo Donne Montecatini - Medaglia bronzo a squadre; 1987 - Campionato del Mondo junior Seoul - Medaglia bronzo individuale; 1988 - Campionato del Mondo Donne Varsavia - Medaglia d'argento a squadre; - Olimpiadi di Seoul - Medaglia d'argento a squadre; medaglia d'argento individuale.
Barbara Cardinali
Da pentathlon notizie n°13/88 |