Re: Combined event |
Caro Francesco, ti ringrazio perché ci dai la possibilità di confrontarci con un problema che focalizza la nostra attenzione da qualche mese. Nonostante la tua giovane età hai espresso concetti veramente chiari e obiezioni che dovrebbero far riflettere tutti noi e chi tiene le redini del nostro sport, se poi aggiungiamo che sei uno dei migliori atleti della tua categoria in Italia tutti dovrebbero prestare molta attenzione a quello che dici. Il fatto di poter contare su giovani che come te rendono pubbliche incertezze e interrogativi è per me un grande vanto e credo lo sia per tutta la Federazione. Anche perché la tua è una critica riflessiva e costruttiva volta solo a chiarire a noi, addetti ai lavori e non, lo stravolgimento che dovrà subire il nostro amato sport. Quello che mi sento di ribadire è che forse si rischia una "spettacolarizzazione" solo per far piacere ai media che non ragionano in termini di programmazioni, allenamenti, metodologie, fattibilità sul campo, ma solo ed esclusivamente in ascolti. Ma domanda: siamo proprio sicuri che questo possa bastare a trovare consensi tra un pubblico che poco e niente sa di pentathlon? Sappiamo tutti che si parla di sport "minori" solo quando arrivano delle medaglie pesanti, esempi li abbiamo avuti con Los Angeles Barcellona e Seul, ma poco dopo di pentathlon abbiamo continuato a parlare solo noi che viviamo questo sport. Dire che non mi piace questa nuova formula è poco, ma se queste sono le decisioni della UIPM sarà dura opporsi. Spero solo ascoltino le voci di giovani atleti promettenti come te prima di sconvolgere tutto. Certo è che aver visto la metamorfosi del pentathlon in questi ultimi vent'anni a volte non è stato proprio piacevole, passare da 5 giorni di gara a 3, poi a 2, poi a 1, per poi tornare a 2 nelle gare nazionali e ad 1+1 (qualifiche e finale) in quelle internazionali non ha reso la vita molto facile ad atleti e tecnici. Non solo, il fatto di continuare a mescolare e rimescolare le carte in questo modo non fa altro che rallentare la crescita di questo sport. Io mi sono sempre allenato in provincia non da professionista, conciliando quindi, prima lo studio poi il lavoro con lo sport e ti assicuro che passare alla "one day competition" è stato un grosso problema, soprattutto perché questa innovazione è arrivata alla fine della mia carriera agonistica e dopo un grave infortunio al ginocchio che di certo non mi ha reso le cose più semplici. Il gareggiare in una sola giornata ha significato stravolgere tutti quelli che erano stati i miei riferimenti degli ultimi 10anni, in più la one day competition significava dover provare sempre più allenamenti combinati che richiedevano molto tempo a disposizione e per me che lavoravo significava incastrare allenamenti al mattino, in pausa pranzo e nel tardo pomeriggio. Ricordo come se fosse ieri il tuffo in piscina alle 7 del mattino, allenamento e di corsa al lavoro! Questo però mi ha aiutato nell'organizzazione e nella programmazione, ho potuto sperimentare sulla mia pelle quello che sarebbe diventato il cross-training. Ed ora da tecnico credo di poter dire di sapere cosa significa e come si deve applicare. Come dire che non tutti i mali vengono per nuocere. Il fatto di raggruppare tutte le discipline in un giorno non ha snaturato il pentathlon, ha infatti solo complicato la vita a quegli atleti che dispongono di minor tempo da poter dedicare all'attività sportiva. Quello che si vuol fare ora invece è qualcosa di più. Si rischia di andare a praticare e vedere un altro sport. In un'altra mail dove parlavo di questa modifica avevo portato l'esempio del decathlon. Vorrei ripetermi, nessuno si sognerebbe di cambiare o modificare le discipline o i tempi del decathlon, perchè allora il CIO chiede questo al pentathlon? Eppure tutte e due questi sport hanno origini che vengono da lontano... In più per una società di provincia sarebbe ancora più difficile e oneroso organizzarsi per questa nuova modifica. La stessa "world tour" o "head to head competition" che siano, non sono pentathlon. Possono essere altre formule di gara da sviluppare e migliorare questo sì, ma la gara regina dovrebbe essere quella con le 5 discipline in successione tra loro ma staccate. Quello che mi sento di dirti è di parlare con i tuoi compagni di allenamento, con quelli più "anziani", scambiatevi idee e suggerimenti, proponete, qualcuno dovrà ascoltarvi! Io ad esempio sono sempre pronto a recepire le esigenze e le problematiche dei miei atleti. Avete anche un rappresentante atleti (oltretutto fa parte del consiglio federale) che è tenuto a darvi udienza ed eventualmente a fare da tramite con qualcuno più in alto. Insomma, e mi rivolgo a tutti gli atleti, se qualcosa non va parlatene e fatelo in fretta. E se vi serve un appoggio fra i tecnici e dirigenti da me lo avrete di sicuro. Questo sport è di tutti noi che lo amiamo e quindi VOSTRO, aiutateci a renderlo più bello ed accessibile a quante più persone possibile. Ancora complimenti per la chiarissima analisi fatta. Marco Gozzoli
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