Voglio parlare di Andrea Valentini |
Voglio parlare di una vero eroe dei nostri tempi, un eroe “normale” ed “umano” che proprio per queste sue peculiarità dimostra di essere un atleta molto forte e di assoluto livello. Con questa sua impresa Andrea ha dimostrato a tutti la vera essenza dello sport, il vero significato dello sport che solo l’atleta completo è in grado di cogliere: credere sempre in se stesso e alle proprie possibilità…fino alla fine. Così nello sport come nella vita, di cui il primo è strumento per affrontare al meglio la vita una volta terminata l’attiva agonistica. Non tutti gli atleti, compresi anche quelli più volte medaglisti e vincenti, comprendono questo messaggio sportivo. Ma Andrea ha dimostrato una volta per tutte che questa lezione l’ha imparata veramente, divenendo a pieno titolo “Maestro di se stesso” e quindi Maestro per gli altri atleti e soprattutto per quelli più giovani che dovrebbero prenderlo come modello. Da oggi nessuno è più autorizzato a dubitare della sua grandezza sportiva e del suo valore atletico. Questo Campionato del Mondo svoltosi in Ungheria, patria del Pentathlon Moderno, verrà da noi ricordato per la volontà e la capacità dell’atleta italiano di reagire alle avversità, alla sfortuna e a chi non credeva alle sue possibilità ed al suo valore. Quando dico avversità e sfortuna penso ai suoi infortuni e alle difficoltà che ha incontrato nella vita di tutti i giorni; quando penso a chi non credeva in lui, nonostante tutto quello che in questi anni aveva dimostrato (precisamente dal 2000, ben 8 anni!) mi riferisco a personaggi ben precisi. Ma Andrea, come sempre, ha saputo rispondere con i risultati vincendo a mani basse il titolo Italiano Assoluto, riuscendo a strappare di diritto un posto di rilievo dentro la nazionale e mettendo spalle al muro chi di fatto aveva deciso di tenerlo lontano dalle competizioni internazionali, precludendogli la possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Pechino. Dico con assoluta certezza che Andrea Valentini è l’atleta di tutto il panorama sportivo italiano nel quale mi rispecchio maggiormente; un esempio di correttezza, umiltà e lealtà sportiva che non ha eguali. Ma non solo questo, Andrea è un atleta molto forte e dalle capacità mentali non comuni; proprio queste sue doti di concentrazione ed di analisi ne fanno un atleta estremamente determinato e pronto a sfruttare ogni possibilità per grandi prestazione ed affermazioni sportive. Questa ultima competizione ne è stata una felice testimonianza. Andrea Valentini è un atleta senza “santi in paradiso”. Cosa significa? E’ un atleta che ha conquistato ogni suo alloro ed ogni sua convocazione con la sola forza dei suoi muscoli e delle sue capacità e dico che mai nessuno, provo chiunque ad affermare il contrario, lo ha mai favorito regalandogli diritti che Lui stesso non abbia largamente ed a pieno titolo conquistato. Ha dovuto dimostrare continuamente il suo valore, stravincendo in Italia e rappresentando l’Italia in campo internazionale come mai nessuno da dieci anni a questa parte ha mai fatto. Ma nonostante questo ha incontrato sempre sulla sua strada qualcuno pronto a rendergli la sua vita sportiva e la sua carriera sempre difficile ed in salita. Potrei fare molti esempi, ma uno su tutti è la sua clamorosa esclusione da ogni evento internazionale, proprio nell’anno della qualificazione olimpica. Una volta mia madre, la quale non capisce assolutamente niente di sport e tanto meno di Pentathlon, sfogliando una pila di classifiche accatastate su di un tavolo mi ha detto: ”…..ma questo Valentini è un fuoriclasse…è il più forte”. Allora io mi chiedo se questo l’ha perfino capito mia madre nella sua completa “ignoranza” sportiva come mai alcuni personaggi che si proclamano luminari di questo sport non lo hanno ancora capito? Completa incapacità o malafede? Lascio al lettore deduzioni e conclusioni. Da tempo mi ero un po’ disamorato per questo sport a causa del perpetrarsi da anni di scelte a mio avviso errate e per un ambiente a me ostile, complice la mia squalifica avuta da parte della FIPM. Ero molto amareggiato e disilluso da un ambiente che ritengo debba fare ancora molta strada per essere democratico e giusto. Ma la tua impresa mi ha molto emozionato e mi ha fatto pensare che fino a quando ci saranno atleti come te, con la forza di rimescolare le carte a dispetto di chi le serve credendo che i giochi siano già fatti, lo Sport ha ancora la speranza di conservare la sua valenza, altamente virtuosa, di esempio e di insegnamento . Grazie Andrea Gianni Caldarone |