Basta molto poco

Salve a tutti!

Con queste poche righe volevo portare l’attenzione su un aspetto assai poco piacevole e sempre in primo piano nella programmazione sportiva di una società: il bilancio…o meglio le spese che continuamente ci si trova a dover sostenere per portare avanti un’attività agonistica di livello, senza perdere tempo ad analizzare aspetti legati a quote societarie, contributi diretti, sponsorizzazioni di varia natura.  

 
Negli ultimi anni sono sempre cresciuti i costi per poter nuotare e correre, tirare di scherma e ritrovarsi al poligono per sparare, senza considerare il doversi appoggiare ad un maneggio per due lezioni settimanali di equitazione. Se poi aggiungiamo le attrezzature personali che gli atleti devono procurarsi, ecco che sui campi gara compaiono ancora divise da scherma tramandate dai grandi ai più giovani come un vero e proprio passaggio di consegne, armi che se potessero parlare, invocherebbero la pensione.

Il contenimento dei costi, ovviamente nei limiti del mantenimento di una ottimale gestione tecnica, si è riscontrato anche negli atleti di livello che vedono ridotte le loro trasferte internazionali al limite necessario alla prestazione con partenze e rimpatri scaglionati.

Se è necessario adottare questi accorgimenti per un numero contenuto di atleti di livello, perché non tentare di fare altrettanto per l’attività agonistica giovanile che prevede numeri decisamente superiori?   

Mi spiego meglio. Prendiamo come riferimento il prossimo Trofeo Nazionale che si svolgerà a Pesaro il 21 e 22 Ottobre. La manifestazione prevede che partecipino tutte le categorie giovanili, dai ragazzi ai minicuccioli.  

Perché far fare ai Ragazzi la prova di tiro alle 9.30 del mattino di sabato, quando basterebbe spostare questa prova alle 14.00 sempre di sabato evitando così almeno un pernottamento a Pesaro a tutta la categoria ragazzi con conseguente contrazione significativa dei costi di trasferta? Non parliamo poi di chi non è in grado di organizzare due partenze e deve prevedere due pernottamenti per tutta la squadra.  

Tanto più che la prova di nuoto per queste categorie è già fissata, nel programma di massima pervenuto alle società, alla fine della giornata (consideriamo inoltre che con il poligono mobile allestito dalla FIPM sarebbero sufficienti 2 batterie di tiro cioè un’ora e trenta in tutto compreso controllo armi, prendendo come riferimento il numero di atleti che hanno preso parte al Campionato Italiano a Lignano Sabbiadoro la scorsa primavera). Tutte le società riuscirebbero ad essere a Pesaro partendo nella mattina di sabato e essere presenti anche alla riunione tecnica che potrebbe tranquillamente svolgersi un’ora prima dell’inizio della manifestazione. L’inconveniente è che sarebbero necessari più tecnici che gestiscono contemporaneamente diverse categorie ma, visto la natura della manifestazione, è quasi appurato che le squadre si presentino con più tecnici. In più la solidarietà tra le società permetterebbe di risolvere qualche piccolo problema di trasporto come già è successo in passato!!! Sarebbe sicuramente da considerare come un contributo indiretto fornito a tutti le società partecipanti.  

Ho assistito come pubblico alla finale della sesta prova di Coppa del Mondo svoltasi  a Chianciano Terme e ho riscontrato una perfetta organizzazione della manifestazione, con campi gara gestiti ottimamente e atleti in grado di essere scortati ovunque senza ritardi. Se in quell’occasione si è riusciti a disputare tutte le cinque prove con la formula “one day”, perché occorrono tre mezze giornate per fare tre prove? 

Simone Cavicchioli

Avia Pervia – Pentathlon Moderno Modena