Cronache Marziane |
Salve a tutti! Nell’appena
trascorso week-end si è disputato ad Aprilia un Trofeo Nazionale in cui
erano in gara tutte le categorie. Questa manifestazione rappresenta, per
le categorie giovanili, uno dei massimi appuntamenti nazionali stagionali
come importanza e prestigio, surclassato solo dai recenti campionati
italiani disputatisi a Lignano Sabbiadoro. Inoltre, eventi di questa
portata, rappresentano la vetrina migliore che il pentathlon possa mettere
in campo per diffondere questo nostro sport. Arrivati
in albergo dopo 500 Km e sette ore di viaggio ed effettuato la solita
riunione organizzativa con i ragazzi, ci ritiriamo per essere pronti per
il giorno dopo. Apro
una breve parentesi. La FINA (Federazione internazionale di nuoto) non
ha omologato il record del mondo dei
100 metri stile libero (52”99) nuotato dall'australiana Lisbeth Lenton
il 3 aprile scorso a Sydney nel corso della manifestazione “Duel In The
Pool” perché il riscontro cronometrico è stato ottenuto in prima
frazione di una staffetta 4x100 stile libero mista in cui le formazioni
erano composte da due uomini e due donne
e
la Lenton ha sfruttato il fattore scia dell'americano Michael Phelps che
ha gareggiato nella sua frazione. Veniamo
ora al vero punto saliente di queste due giornate di gara. Dopo
svariati tentativi di comunicazione, il delegato tecnico Sig. Passiatore
mi conferma che l’atleta in questione avrebbe gareggiato fuori gara
nella prova podistica. Visto il clima che si stava creando, ho chiesto che venisse scritta questa dichiarazione per poi essere comunicata agli altri tecnici. Trovando nuovamente un muro a seguito della mia richiesta, interviene un altro consigliere federale, Sig. Francesco Di Domizio, il quale mi esorta, alla presenza del sig. Tiberti, Sig. Dell’Amore, di tutti i giudici, degli addetti al CED, di fidarmi della parola del Sig.Carlo Passiatore. Con questa doppia parola datami da due consiglieri federali, alla presenza di numerosi testimoni, mi convinco che le cose sarebbero tornate alla pseudo-normalità con la non entrata in classifica dell’atleta (da non trascurare il vantaggio che avrebbero comunque ottenuto gli altri atleti che avrebbero usufruito del traino a corsa). All’atleta, vittima di irregolarità, viene comunicato solo a prova podistica conclusa che non sarebbe entrata in classifica. Potete ovviamente capire che reazione abbia avuto l’atleta ricevendo da un giudice una comunicazione di tale portata, eventualità mai trattata nemmeno dal DT Gianfranco Cardelli responsabile della gestione della giovane nazionale. Tra la pioggia che il meteo aveva riservato alla giornata, sento chiamare tutti i tecnici dallo speaker della manifestazione ed inviati ad andare al tavolo della federazione. Alla presenza di tutti i tecnici viene indetta una riunione sul campo in cui il Sig. Passiatore comunica come si sia protratta nel tempo una situazione non regolare. Fermo
restando che a mio avviso l’atleta avrebbe vinto facilmente la gara
perché di indubbio valore e che in tutta la faccenda egli si ritrova ad
essere solo vittima dell’accaduto, ho continuato a sostenere, davanti a
tutti i colleghi, che non avrebbe dovuto comparire in classifica in quanto
il regolamento tecnico nazionale approvato dal CF n° del 19/12/2006
(pag.8 paragrafo 2.3 ultimo capoverso, cito:” Su proposta del Settore
Tecnico e unitamente all’autorizzazione della società, fermo restando
il parere positivo del Comitato Organizzatore, possono partecipare a
qualsivoglia manifestazione nazionale atleti che non sono in possesso dei
requisiti previsti nel presente regolamento Tecnico Nazionale. Le Società
di provenienza dei suddetti atleti sono esentate dal pagamento della quota
di iscrizione e possono comparire in classifica), a cui non sono state
apportate modifiche fino ad oggi, non prevede una tale condotta di gara e
la deroga, comunicatami dal Sig. Tiberti, prevedeva che l’atleta finisse
di gareggiare nella categoria superiore alla sua. Proviamo
fare un paragone forse più semplice da comprendere: si stava dicendo che
il nostro governo ha decretato una legge e senza comunicarla a noi
cittadini, la sta applicando! A
questo punto mi chiedo se effettivamente abbiano tolto tutte le stoccate,
prese e messe, nel torneo di scherma visto che, ritornando nella categoria
d’appartenenza, il nostro atleta ha, per rigore di logica, disputato il
torneo fuori gara. Credo
che l’organizzazione tecnica da parte della FIPM non si sia comportata
con correttezza nei confronti delle società che s’impegnano nei
principi di lealtà e sportività. Alla fine l’atleta in questione non ha subito penalizzazioni ed è stato premiato come vincitore; ma pensiamo anche agli altri rivali diretti che hanno pagato per una condotta di gara regolare. Avevo solo chiesto regole uguali per tutti e mi sono ritrovato ad essere testimone di arrangiamenti poco chiari, non condivisi dalla maggioranza dei tecnici e dai giudici che, in questa storia, rischiano di perdere credibilità, parecchi dei quali di interesse internazionale e tenuti nella massima considerazione dalla UIPM. Sono rientrato nella mia città sinceramente deluso dall’accaduto, soprattutto perché non sono riuscito a spiegare ai miei atleti come sia stato possibile che una federazione per cui noi gareggiamo e a cui facciamo riferimento abbia permesso tutto questo. Un saluto Simone Cavicchioli |