Non
riesco proprio a capire |
Come
mi è successo già in passato ancora una volta mi viene negata la
possibilità di allenarmi con i ragazzi della nazionale. Cerchiamo
di essere più precisi. Dal 21 agosto, giorno dell’olimpiade, l’uniche
occasioni in cui mi sono veramente allenato nella scherma sono state la
gara di qualificazione per gli italiani di spada, fioretto e sciabola. Dato
che il 14 dicembre sarò impegnato a Ravenna proprio nella gara di spada,
avevo pensato che un paio di allenamenti non mi avrebbero fatto male.
Sento i ragazzi del centro federale di Roma e scopro che il venerdì
pomeriggio tirano all’Acquacetosa. Tramite la società chiedo la
necessaria autorizzazione per poter partecipare agli allenamenti suddetti.
La risposta da parte del DT o ex DT, non so ancora, è negativa. Il
permesso mi è negato a causa della Wada. Ogniqualvolta chiedo qualcosa
c’è sempre di mezzo lui, l’organo internazionale antidoping. In
passato infatti a causa sua mi sono stati negati vari permessi. A
novembre 2004, dopo essermi rotto il braccio, dovevo riabilitarmi di
nascosto. Non potevo mai essere in acqua in contemporanea agli altri
pentatleti, anche nel caso usufruissi di miei spazi acqua. A
settembre 2007, durante le vacanze, volevo aiutare i miei amici juniores,
in preparazione del mondiale, vestendo i panni dello sparring-partner
negli allenamenti di scherma. Anche qui non sono stato autorizzato ad
allenarli e la scusante era sempre la stessa. Situazione
simile si è verificata anche a febbraio 2003, quando ero fuori dal gruppo
nazionale perché in cura con cortisone. Anche
a ottobre, novembre e dicembre 2006 ero bandito. La
situazione di febbraio 2003 mi risulta chiara. Infatti risultando fermo
dagli allenamenti per problemi di salute è impensabile che io mi alleni,
e in caso di un controllo antidoping si potrebbe pensare alla malafede. La
situazione di fine 2006 era dovuti a problemi diciamo “politici”…. Ma
negli altri tre casi? (Novembre
2004) Un atleta infortunato non ha diritto alla riabilitazione? E se
questa coincide con orari di coloro che hanno piena forma fisica, qual è
il problema? C’era una lastra che attestava la frattura del mio
gomito…non credo si potesse pensare alla malafede. (2007
e 2008) Il settore tecnico è in perpetua ricerca di sparring-partner. In
passato è anche arrivata a pagarli. Tutti coloro che vogliono venire sono
sempre bene accetti. Ma se a voler tirare è un certo Valentini allora
spunta la Wada? Il problema è che risulto in ferie. Sulla malattia
comprendo, ma sulle ferie no. Quando qualcuno va in vacanza non ha il
diritto di correre?! E perché io non ho il diritto di fare scherma? Posso
capire che tra giugno e agosto 2008, in virtù della qualifica olimpica
dovessi comunicare alla Wada ogni singolo spostamento e allenamento. Ma
ora sono al pari di tutti gli altri esseri umani del mondo, e non credo
abbiano tutti questi impedimenti. Inoltre
quello che mi lascia sbalordito è che quando si tratta di altre persone
dell’ambiente, non ci sono mai problemi nel farli allenare con il gruppo
nazionale sia che risultino infortunati, in ferie o di un altro gruppo di
lavoro. Non
dovrebbe essere negli interessi del DT che io, in quanto atleta nazionale,
mi alleni anche in vacanza o che addirittura voglia allenare chi abbia le
gare internazionali?!!!!!!! Sarei
grato a chiunque potesse chiarirmi la situazione, preferibilmente per
iscritto.
Andrea Valentini |