Re: Sport e memoria

Caro Gianni,
ho letto la tua mail e sinceramente ancora una volta la FIPM riesce a stupirmi.
Sinceramente da presidente di società quale sono (rappresento la ASD Lustema Pentathlon), non ho avuto notizia dell'approvazione di una simile delibera. Oltretutto trovo la cosa poco ortodossa e molto macchinosa. Se fossi una Federazione farei di tutto per snellire le pratiche e rendere accessibile ai più il poter consultare qualsiasi documento o carta federale. Evidentemente alla nostra Federazione non interessa far conoscere e divulgare il nostro sport.
E questo lo possiamo notare dal sito ufficiale. Come tu stesso hai denunciato con la tua lettera consultare le poche classifiche che ci sono è impresa molto ardua, se poi proviamo a cliccare su "curricola atleti" ci assale di colpo una "tristezza infinita", l'apertura di un foglio in acrobat (o qualcosa di simile) è il preludio ad un elenco di risultati che seguono nome cognome e data di nascita...
Qualche anno fa (parlo della fine degli anni novanta) la Federazione Italiana di Triathlon era inglobata alla FIPM, sembra che siano passati almeno 50 anni!!!Basta consultare il sito della FITri per capire che a livello mediatico siamo ancora alla preistoria.
Il loro sito è aggiornato giornalmente con foto, articoli, classifiche, e tante altre cose. Il visitatore è subito proiettato nel mondo triathlon e lo vive.
Ma come le origini nell'antica Grecia, il debutto alle Olimpiadi moderne del 1912 per volere del Barone Pierre De Coubertin, il richiamo al militare ideale e a quel messaggero appiedato che porta a termine la sua missione, dove sono finiti? Forse dimenticati o messi da parte per cosa poi...
Caro Gianni forse noi sappiamo ancora sognare e riusciamo ad emozionarci per quello che è stato ed è per noi il pentathlon, sacrificio, fatica, amore, lacrime e tanta passione. Di certo questi valori la nostra Federazione non li può trasmettere ai giovani.
Per fortuna però, ci siamo ancora noi e questo fantastico sito e fino a quando sarà così qualcuno ancora si emozionerà per un percorso netto a cavallo, per una stoccata all'ultimo secondo, per una serie di 10 consecutiva, per un arrivo all'ultima bracciata, per il superamento di un avversario di corsa, per un nostro piccolo atleta che finisce la sua prima gara e per una medaglia d'oro mondiale...
Abbiamo tanti atleti di valore e nessuno li conosce, sui giornali siamo relegati a piccoli trafiletti e solo le medaglie pesanti sono riuscite a sbloccare la situazione (e il merito è solo degli atleti!). Perchè allora la Federazione non fa niente per muovere un po’ le acque? Perchè non riesce a vendere il prodotto Pentathlon ai media?
Forse chi propone il prodotto Pentathlon non è molto convincente o forse non è molto convinto...

Marco Gozzoli