Re: Combined event |
Ciao
Francesco, leggo
il tuo intervento sulla nuova formula del “combined event”. Sul sito
che ho aperto da pochi giorni www.pentathlonmoderno.blogspot.com
ho dedicato un Post sull’argomento intitolato “proposte indecenti”.
Il titolo dice già tutto riguardo a quel che penso della nuova proposta
avanzata da l’UIPM, ma vorrei soffermarmi su due aspetti. Il
secondo punto è rappresentato dalla reale impossibilità di allenare in
caso di approvazione di questa nuova formula. Attualmente, l’impiantistica
è già il problema principale di ogni società di P.M. Ad oggi ci sono
pochissime società inscritte alla FIPM che praticano realmente le 5
discipline. A Roma esiste il centro di Montelibretti che racchiude
numerosissime Società di Pentathlon allenando i giovanissimi in gruppo,
accorpati sotto la dizione di “Centri Federali”. Tolta questa
privilegiata situazione che gode delle strutture messe a disposizione
dalla FIPM, in Italia per quelle poche società che intendono far
praticare ai ragazzi veramente le 5 discipline, le difficoltà sono
enormi. Per questo motivo esistono molte Società nate solo per far
competere i giovani nella combinata nuoto-corsa ma che con il Pentathlon
non hanno nulla a che vedere e che puntualmente, nelle categorie maggiori,
spariscono appena si inserisce la terza prova del tiro. Quindi già ad
oggi il problema dell’impiantistica è la prima causa della poca fortuna
del P.M., immaginate dover allenare una combinata tiro-corsa con
quelle caratteristiche. Come faranno le società (escluse chiaramente
quelle del centro di Montelibretti a Roma) a trovare spazi adeguati che
soddisfino le esigenze di allenamento per queste due discipline con questa
modalità? Sarebbe il definitivo “harakiri” per il P.M. perché
attualmente sarebbe impossibile trovare ed allestire spazi idonei. Inoltre
chi allenerebbe quegli atleti ad oggi formati secondo le esigenze del
P.M.? La nuova formula stravolgerebbe ogni parametro fino ad orai preso in
considerazione. Chi sarebbe in grado, soprattutto per i colpi da
effettuare nel tiro a segno, di insegnare la tecnica e la modalità di
esecuzione? E’ noto che in Italia e quanto mai nel Pentathlon esistono
“tuttologhi” e cioè persone che si spacciano come allenatori, sempre
pronti a riciclarsi e dare direttive anche quando non sono minimamente in
grado di farlo, ma li assicuro che questa volta sarebbe molto difficile
essere convincenti anche per loro. Forse
una nota positiva ci sarebbe, atleti e tecnici non sapendo che pesci
prendere si porrebbero sullo stesso piano ed allora agli atleti sarebbe
concesso un po’ più di spazio di movimento. Gianni Caldarone |