Re: Convocazioni Mondiale di Mosca: Qualcuno mi aiuti a capire

Cara Sara nella Tua lettera hai formulato questa domanda:
Qualcuno sa dirmi le REALI motivazioni che sono alla base della scelta fatta?

Per aiutarti a capire potrei dire tante cose, portare ad esempio fatti e circostanze verificatesi negli ultimi anni. Comincio col dirti quale è l’obiettivo che si vuole raggiungere attraverso questa “scelta tecnica”.
Il disegno è tanto semplice quanto sottile.
In assenza di regole definite per decidere chi parteciperà ai Giochi Olimpici in caso di acquisizione di più carte nominali, i due atleti già in possesso del pass per Londra non sono stati convocati e non potranno così acquisire punteggio nel ranking internazionale, di conseguenza l’anno prossimo, al termine delle qualifiche, il Ct deciderà che partiranno per Londra gli atleti che avranno fatto la stagione migliore e che si saranno posizionati più in alto nel ranking.
Giancamilli e Petroni in tal modo non avranno potuto gareggiare e mostrare il loro valore e, in prossimità delle Olimpiadi verrà comunicato loro che non le disputeranno, perché la loro stagione non è stata all’altezza delle aspettative.

E’ una vera discriminazione nei confronti dei due atleti, ai quali non vengono date le stesse opportunità degli altri, forse perché non sono “simpatici” al CT per motivazioni che solo in parte intuisco, ma che sono chiaramente dimostrati dai fatti.

Per esempio in occasione della 4^ prova di Coppa del Mondo, nonostante Petroni fosse matematicamente qualificato per la Finale, ha provato a mettergli i bastoni fra le ruote: ai già qualificati Benedetti e De Luca è stata evitata la trasferta in Cina;  Petroni, Giancamilli e Franceschini, sono stati inviati inutilmente a Chengdu.

Sottolineo inutilmente, perché Petroni era già qualificato e la FIPM, non facendo questa trasferta, avrebbe potuto risparmiare molti soldi, …di questi tempi…….. .

E’ poi accaduto che Franceschini non si è qualificato e Giancamilli è caduto da cavallo non potendo continuare la gara;  Petroni ha così potuto partecipare alla finale.

Per quanto riguarda Giancamilli probabilmente la “non simpatia” deriva dal fatto che, alla fine del Campionato Mondiale 2010, gli atleti hanno sottoscritto una lettera  dove si lamentavano della gestione tecnica e del comportamento di alcuni tecnici nei loro confronti. Il tutto si risolse con una riunione fra Presidente Federale, Tecnici ed Atleti, ma fondamentalmente furono solo parole. Visto il risultato pressoché nullo, si è costituita la Associazione Italiana Pentatleti, che prendendo a cuore gli interessi degli Atleti ha denunciato, tramite la Gazzetta dello sport, la situazione del Pentathlon Italiano, Associazione di cui io, padre dell’atleta in questione, sono Presidente.

Grazie alle azioni dell’Associazione molte cose sono cambiate: la FIPM ha istituito delle borse di studio e dei premi per gli atleti, azzerati nel precedente biennio; dopo due anni di assenza dalle gare internazionali, quest’anno le categorie giovanili stanno partecipando a tutti i campionati Europei e Mondiali, sono state inoltre sistemate parecchie richieste fatte appunto dagli Atleti in quella famosa lettera. Ma molti sono ancora gli obiettivi da raggiungere.

Con la mancata convocazione ai Mondiali di Giancamilli e  Petroni il CT dimostra chiaramente l’arbitrarietà della propria scelta, non supportata da nessun criterio e da nessuna regola. L’obiettivo è chiaramente quello di metterli in stand by perché “in vantaggio” e,  una volta ottenute tutte le carte possibili, le regole verranno fatte ad personam o meglio contra personam.

Pierluigi Giancamilli