Re: Convocazioni Mondiale di Mosca: Qualcuno mi aiuti a capire |
Cara
Sara nella Tua lettera hai formulato questa domanda: E’
una vera discriminazione nei confronti dei due atleti, ai quali non
vengono date le stesse opportunità degli altri, forse perché non sono
“simpatici” al CT per motivazioni che solo in parte intuisco, ma che
sono chiaramente dimostrati dai fatti. Per
esempio in occasione della 4^ prova di Coppa del Mondo, nonostante Petroni
fosse matematicamente qualificato per la Finale, ha provato a mettergli i
bastoni fra le ruote: ai già qualificati Benedetti e De Luca è stata
evitata la trasferta in Cina; Petroni, Giancamilli e Franceschini,
sono stati inviati inutilmente a Chengdu. Sottolineo
inutilmente, perché Petroni era già qualificato e la FIPM, non facendo
questa trasferta, avrebbe potuto risparmiare molti soldi, …di questi
tempi…….. . E’
poi accaduto che Franceschini non si è qualificato e Giancamilli è
caduto da cavallo non potendo continuare la gara; Petroni ha così
potuto partecipare alla finale. Per
quanto riguarda Giancamilli probabilmente la “non simpatia” deriva dal
fatto che, alla fine del Campionato Mondiale 2010, gli atleti hanno
sottoscritto una lettera dove si lamentavano della gestione tecnica
e del comportamento di alcuni tecnici nei loro confronti. Il tutto si
risolse con una riunione fra Presidente Federale, Tecnici ed Atleti, ma
fondamentalmente furono solo parole. Visto il risultato pressoché nullo,
si è costituita la Associazione Italiana Pentatleti, che prendendo a
cuore gli interessi degli Atleti ha denunciato, tramite la Gazzetta dello
sport, la situazione del Pentathlon Italiano, Associazione di cui io, padre
dell’atleta in questione, sono Presidente. Grazie alle azioni dell’Associazione molte cose sono cambiate: la FIPM ha istituito delle borse di studio e dei premi per gli atleti, azzerati nel precedente biennio; dopo due anni di assenza dalle gare internazionali, quest’anno le categorie giovanili stanno partecipando a tutti i campionati Europei e Mondiali, sono state inoltre sistemate parecchie richieste fatte appunto dagli Atleti in quella famosa lettera. Ma molti sono ancora gli obiettivi da raggiungere. Con la mancata convocazione ai Mondiali di Giancamilli e Petroni il CT dimostra chiaramente l’arbitrarietà della propria scelta, non supportata da nessun criterio e da nessuna regola. L’obiettivo è chiaramente quello di metterli in stand by perché “in vantaggio” e, una volta ottenute tutte le carte possibili, le regole verranno fatte ad personam o meglio contra personam. Pierluigi Giancamilli |