Re: Week-end di gare |
Carissimo Marco, ti ringrazio tanto di avermi fatto ricordare l’emozione che si prova quando da piccoli si va in trasferta. Le nottate passate in bianco per l’emozione della partenza. La miriade di dolci acquistati per il viaggio. La totale coesione con gli amici in questi momenti di condivisione totale. Mi è tornata in mente un poesia di una bimba dell’Athlion Roma, che avevo pubblicato sul sito della Minerva due anni fa. Ne approfitto per farvela leggere ancora visto che cade a pennello. È buffo che parla di una trasferta in direzione inversa alla vostra. LA
CATENA DI FORZA L’aspettiamo
con voglia la
squadra che vince tutte
le gare con
gioia e felicità. Se
rimane indietro non molla anzi gioca
e cazzeggia… ma
soprattutto amoreggia. Quando
sale su podio si salutano perché
ormai si conoscono; se
corre, la terra ha paura; se
nuota, fa come un sasso piatto lanciato
nell’acqua. Il
tifo è il momento più bello dove
uno scarica la forza sul suo amico, e
lui ripaga facendo il possibile e
dando tutte le sue forze per la squadra. Qualche
volta c’è
un pianto ma
porta dei bellissimi risultati. Gli
istruttori sono fieri di allenare una
catena di
amicizia. Nelle
trasferte si diverte e vince perfino come
la società migliore. La
squadra di cui vi ho ben parlato è……. L’ATHLION! Alvik, in occasione della trasferta di Modena 8/9 maggio 2004 Spero che oltre ad emozionarvi queste parole vi facciano anche riflettere sulla bellezza dello sport e sull’importanza che questo ricopre nei giovani. Nonostante ultimamente ci siano state tante situazioni difficili invito tutti voi a non mollare. Nei momenti di crisi pensate a ciò che potete insegnare ai vostri ragazzi, all’importanza che la vostra passione ricopre nel vostro ruolo educativo. In questo momento tutto il movimento ha bisogno di gente che ami questo sport e la sconfitta più grande sarebbe l’abbandono. Andrea Valentini |