Le proposte che il SIT
della FIPM ha messo in campo nella stagione 2006 non sono state
sicuramente all’altezza del settore tecnico, che ha saputo cogliere
numerosi risultati con svariati atleti, e del settore organizzazione
gare che ha portato in Italia una prova di CDM e la stessa Finale di CDM,
Campionati mondiali di Categoria ed ha condotto tutta la stagione
nazionale.
L’aggiornamento che era in programma sul tiro è slittato inizialmente di
qualche mese, per poi andare a cadere a ottobre/novembre. Alla fine
sembra proprio essersi dissolto (dopo che gli interessati avevano anche
già pagato la quota d’iscrizione).
Improponibile invece, per chi non è residente in prossimità della
capitale, è la proposta sulla scherma che si dovrebbe tenere per 4/6
week-end ad inizio 2007 (forse meglio una proposta full-immersion!).
Da troppo tempo mancano corsi di formazione per coordinatori di secondo
e terzo livello…
Volendo sbirciare nell’organizzazione del SIT della FiTri, vediamo che:
-
l’ultimo corso per
allenatori si è tenuto parallelamente ad un collegiale della
nazionale in modo che gli aspiranti tecnici non si siano trovati
solamente sotto una valanga di nozioni teoriche ma abbiano anche
potuto assistere al lavoro sul campo svolto dai tecnici federali;
-
vengono pubblicate
diverse riviste in cui si parla del loro sport con ampi spazi al
dibattito tecnico-sportivo, nonché della presentazione delle varie
società che operano sul territorio nazionale (es: MultiSport,
AllenaTri)
-
numerosi
aggiornamenti sono proprio in concomitanza della più importanti
competizioni nazionali.
Un’altra situazione è
adottata dalla FIN.
Oltre a proporre un calendario nazionale molto ricco (se volete maggiori
indicazioni vedete
www.federnuoto.it/pdf/cal_sit_07.pdf ) ha adottato strategie
di coinvolgimento per poter crescere assieme hai propri tecnici.
Ecco cos’ha dichiarato il tecnico della Nazionale giovanile Cesare
Butini:” Per il primo collegiale della mia gestione ho convocato una
rosa di nuotatori comprendente gli atleti medagliati agli Europei di
Palma de Mallorca e ai Mondiali di Rio de Janeiro, aggiungendo nella
chiamata alcuni atleti che nella passata stagione hanno già avvicinato i
tempi limite per i prossimi Europei di Anversa. Insieme a loro ho
incontrato i rispettivi tecnici sociali. (….) A Verona abbiamo svolto un
lavoro molto costruttivo. Non solo programmatico e conoscitivo, ma anche
operativo, con gli allenatori convocati che hanno condotto sessioni di
allenamento con programmi sviluppati in riunioni collettive e
personalizzate”.
Molto simile è la capillarità con cui si muove un’altra importante
federazione nazionale: la FIDAL.
Oltre a numerosi corsi di tutti i livelli, invia ai propri tecnici,
riviste e pubblicazioni (es: atleticaStudi) con lo scopo di mettere a
loro disposizione materiale con cui aggiornarsi.
Allora ecco solo alcune mie domande ancora senza risposta:
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Perché non sfruttare
i numerosi ritiri delle squadre nazionali e dei progetti giovanili
(si veda il “Progetto maglia azzurra 2007” che si propone due
differenti ritiri) per formare coordinatori di vario livello?
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Perché non
affiancare agli atleti convocati in nazionale i propri tecnici di
società con l’obbiettivo di concordare percorsi finalizzati ad
obbiettivi comuni?
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Perché non
organizzare confronti tecnici specifici in concomitanza di
manifestazioni nazionali?
Augurando a tutti una
felice ripresa della “normalità” dopo la pausa natalizia, spero che
presto avremo anche noi un calendario SIT capace di soddisfare le
esigenze di molti tecnici e coordinatori.
Simone Cavicchioli
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