Salve
a tutti,
volevo sapere se è vero che da pochi mesi è stata approvata una delibera
che dispone che per accedere agli archivi federali al fine di
consultare le classifiche degli anni passati si debba inoltrare una
richiesta scritta da parte dell'interessato (anche se tesserato alla
FIPM).
Chiedo delucidazioni in merito a questo argomento perchè personalmente (e
vorrei sapere il parere di chi leggera questa mail che prego di
pubblicare), trovo assurdo un iter di questo genere per informazioni che
dovrebbero essere di facile accesso e soprattutto di pubblico
dominio per contribuire alla divulgazione e alla trasparenza ad uno
sport non noto e conosciuto da pochissimi.
Per sapere se questa procedura è in uso nelle altre federazioni mi
sono informato presso la Federazione Italiana Nuoto (FIN)e la
Federazione Italiana di Atletica leggera (FIDAL), chiedendo alle rispettive
segreterie a chi dovevo inoltrare la richiesta per visionare le
classifiche delle gare degli anni 80 e 90 inerenti a quegli sport. Le
segretarie sono rimaste visibilmente meravigliate dalla mia domanda,
rispondendomi che non era necessaria una richiesta ma bastava
semplicemente recarsi nelle rispettive Federazione e richiedere le
classifiche da visionare; inoltre mi hanno fornito il sito internet
delle Federazioni a cui mi sono rivolto più una decina di
altri indirizzi web dove era possibile consultare le classifiche di molti
anni addietro perchè on line il sito della federazione
atletica riporta tutte le gare fino al 2002 mentre quello di nuoto fino al
2001. Ho chiamato anche la Federazione Tennis che mi ha dato il loro
indirizzo internet e quello ufficiale del tennis Mondiale (ATP). Ho
subito avuto accesso a tutti i risultati dei tornei del circuito mondiale
"dall'inizio dei tempi" mentre iscrivendomi in 30 secondi
al sito federale del tennis ho ricevuto subito newsletter e
aggiornamenti ed avuto accesso a moltissime notizie e classifiche
nazionali molto dettagliate.
Facendo queste semplici operazioni ho notato subito 2 cose, la prima è
che il sito ufficiale della FIPM è veramente scarno di notizie e poco
invitante a "navigarci";va da sé che il neofita viene
subito disincentivato dalla sua eventuale curiosità di conoscere ed
interessarsi a questo sport e poi al più totale disordine nei
dati delle poche classifiche riportate in modo assolutamente non
cronologico, omettendo dati importanti nel riportare le performances
ottenute in gara dagli atleti.
Inoltre sono andato a fare un "giretto" in www.fipm.it
e per prima cosa ho tentato di iscrivermi al sito come nuovo
utente: dopo 20 minuti di prove ho lasciato perdere perchè la
pagina non si apriva (penso sia in disuso)...Ho impiegato tutto
questo tempo, non riuscendomi ad iscrivere, per fare quello che nei siti
delle altre federazioni ho fatto impiegandoci 30 secondi.
Ho poi cliccato sulla voce "storia" del Pentathlon e mi sono
chiesto, leggendo quel che era riportato, se la storia di uno sport così
antico e nobile poteva essere illustrata in poche righe così banali e
raccontato come si può raccontare una favola a dei bambini.
Mi viene da ricordare che lo sport è soprattutto momento culturale e non
si deve e non si può tralasciare un fattore importante come la Storia che
testimonia il ricordo degli eventi e tramanda alle nuove generazioni gli
eventi e le gesta di chi ha contribuito a fare grande questo sport.
Avvilente che vengano menzionati i Campioni Olimpici, Mondiali (almeno
quelli italiani) solo in modo asettico con un elenco di nomi
"cliccando" sulla voce "Albo d'Oro",
peraltro fermo al 2002.
Una tristezza... una vera tristezza per chi come me pratica
questo sport dal 1980 e una tristezza per i giovani atleti che
già ci sono e per quelli che verranno e non sapranno.... Uno
sport senza memoria viene ridotto a una semplice esecuzione di gesti e
declassato a sterile riscontro cronometrico dove la performance diventa
priva di qualunque significato e non servirà per far capire e
motivare i futuri atleti. Ed ancora, nello sport senza memoria si
mortifica la tradizione... lo sport senza memoria è anche uno sport senza
verità e senza giustizia.
(Complimenti ancora al sito che cerca di rispolverare le
"memorie" dei tempi che furono)
Gianni Caldarone
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