In occasione degli ultimi
campionati del mondo che si sono tenuti a Berlino, vogliamo offrire ai
nostri lettori un’intervista con la nuova campionessa del mondo, la
francese Amélie Caze.
La nostra giovane amica ci racconterà cosa significa vincere una
competizione così importante e soprattutto il modo in cui ci si può
arrivare.
“Amélie
Cazé, alias Cazouille, nata il 18/02/1985 a NOYON, contea Picarde!!
“Mi
sono consacrata campionessa del mondo il 18 agosto 2007 a Berlino dopo
10h di battaglia.
“Pechino eccomi.....!!!
“Il mio
allenatore, Christian Roudaut.
“Una
decina, credo.
« Ebbene no. Forse la mancanza di inviti è dovuta a due fattori : il
primo è la pratica di uno sport sconosciuto e il secondo è di aver vinto
in agosto.
“Non
molto, tranne aver bevuto un po’ più di champagne in questi ultimi
tempi. In futuro, non cambierà di certo la mia serietà nell’allenamento.
Forse cambierà il modo in cui gli altri mi guarderanno.
“Il
necessario per un’andata-ritorno in Bretagna se ne trovo il tempo !
Passiamo ora al modo in cui
sei arrivata a questo risultato ?
“Ho
cominciato il pentathlon giovanissima, a l’età di 9 anni. Già nuotavo
comunque con una società di nuoto. Ho anche provato, senza molta
passione, il judo e la danza.
“A 9
anni dunque. Ma non sono stata io a decidere! Grazie papà !
“Ho
vinto i campionati francesi di categoria fin dal mio esordio.
Continuando poi negli anni successivi a vincere il titolo nelle
categorie man mano maggiori fino al mio esordio internazionale :
Campionato Europeo youth « B » a Millfield 1998.
“Sono
quelle discipline dove i risultati sono già molti buoni ! il margine di
miglioramento è quindi più ridotto !
“Ctg
Senior: 1^ alla Coppa del Mondo d’Acapulco nel 2005,
3^
a quella di Szekesfervar nel 2005
3^ alla finale di Coppa
del Mondo di Uppsala, 2005
12^ ai Giochi Olimpici di
Atene 2004
Ctg
junior: Campionessa d’Europa 2005, Montepulciano
2^ ai Mondiali 2003, Atene
3^ ai Mondiali 2004 (Szekesfervar)
e 2006 (Shangaï)
“Fisicamente ero pronta. Psicologicamente ero rilassata e serena.
“Le
semifinali non sono mai vinte a priori. Mi aspettavo poule difficili
vista l’importanza della gara. Iniziare con la scherma mi ha permesso di
scaricare la tensione. A livello fisico ho retto benissimo, a conferma
della buona forma. Sono così arrivata in finale molto riposata.
“Non
ero a conoscenza del mio piazzamento dopo il tiro. Ero felice di aver
ben fatto ed ero euforica in vista della scherma.
“Sapevo
che con queste due prove avrei preso sicuramente la testa della
classifica, tuttavia ero cosciente, per esperienza, che fintanto che
l’equitazione è da fare nulla è certo.
“Facilmente poiché non ne avevo. I buoni risultati non mi fanno paura in
quanto mi alleno proprio per conquistarli. Francamente non avevo visto i
risultati dopo il nuoto e quindi non sapevo di avere un vantaggio di
tale entità.
“Non
era sicuramente il miglior cavallo del lotto. Devo però ammettere che
l’equitazione è stata la mia unica prova non positiva della giornata.
Non ho montato bene e infatti dei tre abbattimenti ben due sono dipesi
da miei errori. Un cavallo migliore avrebbe comunque potuto evitare
queste penalità!
“Ho
dunque dovuto deludere molte persone!!! Non credo che tali pensieri
conducano alla vittoria….sono partita per fare la mia corsa e dare il
meglio di me stessa.
“Mi ero
detta di correre i primi due giri controllando. Mi aspettavo che Lena
nella prima metà gara, sostenuta dal pubblico di casa, riducesse di
molto il gap. Infatti è stato così. Non mi sono allarmata. Nei restanti
due giri ho attaccato, mantenendo il distacco stabile.
“Dopo
il 2° giro.
“A 200m
dall’arrivo....
“Don’t
worry, be Happy!!
Grazie tanto per la tua
disponibilità e i nostri più grandi complimenti per il tuo titolo. Ti
facciamo i nostri
migliori auguri
per
il futuro.
Red
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